Secondo volume della Trilogia della Fondazione, nucleo centrale del più ampio Ciclo delle Fondazioni. Segue “Fondazione” e precede “Seconda Fondazione”. Il ciclo vinse il premio Hugo nel 1966 come miglior ciclo di fantascienza. In Italia è noto anche con il titolo Il crollo della Galassia Centrale.

Capitolo finale della Trilogia delle Fondazioni, edito in italiano anche come L'altra faccia della spirale. Alla Trilogia, completata nel 1953, verranno poi aggiunti due sequel e due prequel, a completare quello che prenderà il nome di Ciclo delle fondazioni.

Romanzo del 1965 del quale fu poi realizzata nel 1979 l’omonima trasposizione cinematografica.

Romanzo di fantascienza del 1951. È il primo libro del Ciclo delle Fondazioni a cui seguirono “Fondazione e Impero” e “Seconda Fondazione”. Il ciclo vinse il premio Hugo nel 1966 come miglior ciclo di fantascienza. Il romanzo è pubblicato in Italia anche con i titoli di Cronache della Galassia e Prima Fondazione. Dal romanzo è stata tratta l’omonima serie tv.

Romanzo di fantascienza del 1995. È il seguito, autorizzato dalla fondazione Wells, del romanzo “La macchina del tempo” di H. G. Wells che era stato scritto un secolo prima, nel 1895. L'opera ha vinto nel 1996 il Premio John Wood Campbell Memorial, il British Science Fiction Association Award e il Premio Kurd Laßwitz, nel 1997 il Premio Philip K. Dick e nel 1999 il Premio Seiun.

Romanzo di fantascienza del 1979. Vincitore del Premio Nebula nel 1979 e del Premio Hugo per il miglior romanzo nel 1980.

Romanzo di fantascienza del 1963. La prima trasposizione cinematografica è quella 1968, Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes), per la regia di Franklin J. Schaffner, con Charlton Heston.

Romanzo di fantascienza: secondo libro appartenente al Ciclo dei Robot dopo Abissi d'acciaio

Romanzo di fantascienza di Isaac Asimov del 1955, incentrato sul tema del viaggio nel tempo e i suoi paradossi

Romanzo di fantascienza del 1966, vincitore del premio Nebula. Il testo è la versione ampliata dell'omonimo racconto breve che nel 1960 aveva vinto il premio Hugo. Nel 2000 ne è stata fatta una trasposizione cinematografica, intitolata Un cuore semplice.